giovedì 17 giugno 2010

Lombardo e Leanza: finitila di cugghiuniari!!!

Tutto come previsto, Tremonti ha sbattuto la porta in faccia a Lombardo. Infatti, dopo un andirivieni da Roma, frammisto di colloqui telefonici veri e finti con Berlusconi, finalmente il fatidico incontro si è consumato.
Tremonti è stato chiaro: niente deroga al patto di stabilità.
Lo sapeva pure Lombardo, che sulla questione sta cercando di smarcarsi addebitando eventuali responsabilità all'esecutivo nazionale, cercando di far dimenticare che i precari in Sicilia esistono, perché anche lui e gran parte della sua parte politica hanno alimentato da decenni questo stato di cose.
In serata Leanza pare abbia affermato che Tremonti non ha detto proprio no, ma una specie di no che significa quasi si.
La verità e che ci stanno e ci continuano a cugghiuniari!!! Per i padani che non capiscono il termine suggeriamo di farsi un corso accelerato di siciliano. 
Adesso che si fa? 
Sarebbe ora che i Sindaci si muovessero e non aspettassero la probabile "irritazione" di tutti quei precari che continuano, nonostante la situazione, a dimostrare grande spirito di responsabilità e servizio.
Quali, allora, le modalità di protesta da avviare? Sarebbe bene che lo decidessero in fretta. Hanno i loro coordinamenti, le loro associazioni ed allora si diano una mossa. 
Il problema è anche e soprattutto loro. Rischiano di chiudere bottega. 
Molti si chiedono perché sino ad oggi non hanno convocato i precari per individuare insieme modalità di protesta condivise, preferendo abboccamenti e approcci individuali tipici di quel "fare politica" della mai morta prima repubblica? 
Sul fronte interno all'Ente sembra che si sia caduti in uno stato di profonda rassegnazione, al punto che la migliore idea avutasi in sede di assemblea pare sia stata quella di prendersi le ferie prima del caput finale. 
E' molti la stanno assecondando pensando di creare un minimo di disagio allo svolgimento della normale attività lavorativa. 
L'unica rottura di scatole certa, in stile masochistico, l'avranno solo i dipendenti "precari" che si stanno sparando ferie, frutti e capitali, mentre altri, nei piani alti, continuano a percepire premialità immotivate e certamente, dato il momento, inopportune.
Parafrasando una celebre rivista che ogni tanto qualcuno cerca di appiopparci si potrebbe dire: colleghi SVEGLIATEVI!

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