giovedì 10 maggio 2012

Da gennaio 2013 nessuna proroga, nè stabilizzazione. Il dramma dei precari comunali.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto delle sigle sindacali impegnate nella occupazione dell'aula del consiglio provinciale di Catania.

I vincoli del Patto di stabilità, i limiti alle assunzioni dettate dal blocco del turn-over, l’impossibilità di accedere alla pubblica amministrazione senza concorsi, rendono più che mai incerto il futuro dei 22.000 precari siciliani.
Appare evidente che tenuto conto dei pronunciamenti del Commissario di Governo, della Corte dei Conti e dei limiti imposti dalle normative nazionali che il prossimo gennaio 2013 non solo non ci sarà nessuna stabilizzazione ma neanche la possibilità di proseguire con le proroghe.
La scelta di occupare l’aula consiliare della Provincia fatta il 3 maggio u.s. è la scelta di chi non ha scelta, l’unica possibilità di attirare l’attenzione della politica, dei colleghi che male informati sono convinti di poter dormire sugli allori, l’unico modo di spingere i sindacati, a modo loro, maggiormente rappresentativi a scendere in campo.
DENUNCIAMO
Con forza i tentativi di mistificare la realtà posti in essere dalle forze politiche e sindacali e le azioni di disinformazione finalizzate a “narcotizzare” i lavoratori per impedire qualsiasi azione, seria, di lotta;
CHIEDIAMO
Ai colleghi di tutti gli Enti locali, delle Camere di Commercio, delle Università di tutta la Sicilia di dare corso ad iniziative simili alla nostra, prima che sia troppo tardi, per manifestare con forza il disagio che viviamo ormai da 23 anni;
AUSPICHIAMO
Che le rappresentanze politiche e parlamentari regionali e nazionali si facciano carico di rappresentare, ognuno per le proprie competenze, di rappresentare la drammatica situazione in cui versano migliaia di famiglie che basano la loro sopravvivenza dalle poche centinaia di euro mensili (in media 700/800) che scaturiscono dal “precario stipendio”;
SOLO LA LOTTA PAGA…

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