lunedì 31 maggio 2010

Comunicato dei precari comunali

I lavoratori precari con contratto a tempo determinato e parziale ed ASU in servizio presso il Comune di Piazza Armerina, autoconvocatasi in assemblea in data odierna, 
prendono atto
della prosecuzione delle iniziative di protesta in tutto il territorio regionale, tra le quali il presidio permanente a Palermo davanti Palazzo d'Orleans e l’occupazione pacifica di molte aule consiliari.
rilevano
che ad oggi continuano a perdurare la preoccupazione per il rinnovo dei contratti prossimi alla scadenza e che nessuna nuova soluzione è stata proposta dal Governo regionale e nazionale, alla luce anche della manovra economica in fase di approvazione che prevede la drastica riduzione dei contratti.
invitano
tutti i colleghi a partecipare ad una mobilitazione generale della categoria, solo  attraverso la quale sarà possibile riaffermare il diritto costituzionale al lavoro.
auspicano
che dagli incontri istituzionali in agenda questa settimana, in particolare la convocazione della Commissione Bilancio di martedì 1° Giugno 2010 sulla problematica precariato Enti Locali e la Conferenza di Servizi tra Sindaci, Governo Regionale, Deputazione regionale e nazionale, Anci, UPI di giovedì 3 Giugno 2010, emergano percorsi e soluzioni tesi al superamento del precariato.

confermano
unanimemente di proseguire tutte le azioni atte a salvaguardare il proprio posto di lavoro astenendosi dalla attività.

Piazza Armerina, 31 maggio 2010

domenica 30 maggio 2010

Indietro non si torna!

Questo blog è solidale con tutti i colleghi precari che in questi giorni stanno attuando forme pacifiche di protesta per rivendicare il loro diritto al lavoro. In particolare condividiamo le parole di Giuseppe Cardenia del MGL che riportiamo testualmente.

«Ai pochi che in questi giorni appellandosi a ruoli e titoli, contestano al personale in servizio con contratto a termine e/o impegnato in ASU, procedure e tempistica sulle modalità di esercitare il diritto allo sciopero, richiamando questa o quell'altra norma contrattuale, rivolgo l'invito a essere meno "Generali" e più padri di famiglia, a non soccombere alle pressioni di questa o quell'altra organizzazione sindacale per ricambiare favori e cortesie che hanno compromesso la loro posizione contrattando oggi questa progressione domani quell'indennità.Agli Amministratori locali che manifestando condivisione e comprensione stanno testimoniando con impegno e partecipazione la motivata e giusta causa che ha indotto il personale interessato a proclamare lo stato di agitazione e l'astensione dal lavoro, rivolgo l'invito a essere garanti del diritto soggettivo al lavoro e a tutelarlo in tutte le sue forme di lotta già sul posto di lavoro, isolando e mettendo a tacere abusi e strumentalizzazioni poste in essere da chi sul precariato ha fino ad oggi solo speculato nel proprio, esclusivo e personale interesse determinando disparità di trattamento a danno dei lavoratori con contratto a tempo determinato e/o impegnato in ASU.A tutto il personale in servizio con contratto a termine e/o impegnato in ASU, rivolgo l'invito a non cedere a ricatti e ritorsioni elargiti gratuitamente da chi nella funzione di Responsabile e/o dirigente, RSU e quant'altro esercita il proprio ruolo per secondi fini e non già per essere rispettoso di norme contrattuali; se così fosse ci chiediamo perchè questi signori si appellano a norme e contratti solo per richiamare doveri, quando fino ad oggi le medesime non sono state prese in considerazioni per riconoscere diritti negando parità di trattamento sul posto di lavoro fra personale a tempo determinando e indeterminando, calpestando il diritto a beneficiare del trattamento salario accessorio, della progressione orizzontale, del diritto a essere considerati elettorato attivo e passivo nelle ultime elezioni RSU, etc.»

venerdì 28 maggio 2010

Il nostro futuro è anche il loro...

I lavoratori precari, contrattisti e ASU, attualmente impiegati nel Comune di Piazza Armerina, continuano la loro protesta.
L'altro ieri si erano autoconvocati in assemblea, ieri avevano esposto le loro problematiche al consiglio comunale ed oggi si sono astenuti dal lavoro.
Questa mattina, tutti presenti davanti al palazzo municipale, ma senza timbrare, per contestare in maniera silenziosa e pacifica le scelte governative. Qualcuno ha portato con se anche i figli, quasi a sottolineare la situazione drammatica che le famiglie dovranno affrontare con il mancato rinnovo dei contratti.
Sguarniti i principali uffici comunali. La realtà che si inizia a prefigurare, se il governo centrale non modificherà la propria posizione, è quella di settori totalmente impossibilitati a gestire l’ordinario e a far fronte alle necessità dell’utenza.
Alcuni uffici, come il finanziario che movimenta tutti i fondi gestiti dalla macchina municipale e dove i precari impiegati sono più di due terzi del personale presente o il settore lavori pubblici e urbanistica dove i lavoratori precari superano l’ottanta percento degli impiegati, dovranno fare i conti con l’eventuale ridimensionamento prospettato dalle decisioni governative.
Pochi impiegati di ruolo, quindi, stamattina, stanze deserte e clima surreale nelle sedi comunali, quasi fosse una prova generale della condizione in cui l’Ente potrebbe ritrovarsi a breve.
La situazione sembra aggravarsi sempre più e i lavoratori chiedono che siano finalmente definite le modalità per il superamento dei vincoli finanziari previsti dalla normativa e contestano la manovra del governo nazionale che taglia il 50% dei posti dei precari nella pubblica amministrazione.
A fine mattinata, i lavoratori si sono autoconvocati in assemblea ed hanno definito le azioni da intraprendere nei prossimi giorni, anche in vista della manifestazione del 4 giugno a Palermo.

Il 3 giugno un incontro a Palermo per decidere il destino dei precari

Si parlera' di percorsi tesi al superamento del precariato in un incontro istituzionale, previsto per il prossimo 3 giugno a Palermo, al quale sono stati invitati i senatori e i deputati nazionali e regionali, i presidenti delle Province e sindaci di tutta la Sicilia. Nel corso della riunione, promossa dall'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza ed alla quale partecipera' il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, si discutera' dell'attuale grave situazione che riguarda i lavoratori precari siciliani degli enti locali, in assenza di una deroga al Patto di stabilita'. L'appuntamento, fissato per le 10 all'albergo delle Povere di Corso Calatafimi, servira' per concordare ulteriori iniziative da intraprendere perche' "la situazione dei precari degli enti locali - si legge nella nota di Leanza - rischia di penalizzare enormemente il contesto sociale dell'isola e certamente impone un grand e sforzo di unita' e di mobilizzazione da parte di tutti i politici siciliani".


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Le dichiarazioni di Lombardo di oggi...


giovedì 27 maggio 2010

La "supercàzzola" del giorno

Sarà lo stesso assessore Caterina Chinnici a chiarire, domani, nel corso di un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il percorso di stabilizzazione dei contrattisti, fugando le preoccupazioni determinate oggi da una intervista comparsa su un quotidiano ... La sottrazione dei contrattisti a una indegna condizione di precarietà che dura da troppo tempo non è stata ben accolta da più parti: molti sono stati gli ostacoli che ho avuto modo di constatare sul percorso della loro stabilizzazione ... Ma il processo che il governo si è intestato e cha ha trovato il consenso della maggioranza del parlamento regionale andrà avanti fino alla sua logica conclusione
Raffaele Lombardo, Presidente della Regione Siciliana, 27 maggio 2010

Continua la protesta dei precari del Comune

Un breve aggiornamento per i lettori del blog su quello che sta accadendo.
Giornata abbastanza movimentata quella odierna, per i precari del Comune di Piazza.
Oggi infatti si sono autoconvocati per meglio definire le strategie operative da adottare. L’analisi della situazione emersa è apparsa estremamente critica e dovrebbe far ulteriormente riflettere i colleghi ancora indecisi sulla necessita di intraprendere azioni energiche di protesta.
Ad oggi nessun segno di disponibilità è pervenuto da parte del governo centrale che anzi, nella manovra di ieri, ha disposto la riduzione del 50 percento del personale.
Intanto i dipendenti in agitazione sono stati, su loro richiesta, ascoltati dalla conferenza dei capigruppo al consiglio comunale. I precari presenti hanno riscontrato durante il confronto, alcune riflessioni estremamente superficiali da parte di qualche consigliere nel valutare la problematica in discussione.
Successivamente si sono portati in blocco nell’aula consiliare dove hanno raccolto la solidarietà di tutti i consiglieri presenti che hanno approvato all’unanimità un documento letto dal consigliere Ilenia Adamo.
Non è mancato nel corso della seduta anche qualche episodio teatrale che non ha, però, suscitato alcun applauso, se non un flebile sorriso sarcastico nei volti dei lavoratori presenti.
Apprezzato è stato invece l’intervento dei consiglieri Gagliano e Venezia. Quest’ultimo in particolare ha sottolineato la necessità di svolgere una azione concertata con gli altri consigli comunali.
Nella mattinata i precari in stato di agitazione hanno prestato la loro attività, indossando tutti una grande spilla gialla con su scritto “PRECARI in scadenza!”. Un segno di riconoscimento e di denuncia finalizzato alla comprensione da parte dell’utenza degli uffici comunali del rilevante numero di contrattisti ed asu impiegati in settori vitali dell’Amministrazione.
Una piccola ma significativa nota positiva è pervenuta da parte degli impiegati di ruolo dei settori lavori pubblici e urbanistica che hanno manifestato apertamente, attraverso un pubblico documento, la loro solidarietà ai colleghi contrattisti ed asu. Solidarietà che si contrappone ad alcune voci di palazzo che vorrebbero rasserenare, forse anche attraverso azioni che guardano troppo agli obiettivi da raggiungere da parte dei titolari di posizione e poco al dramma umano del personale in corso di licenziamento, una protesta che sino ad oggi è rimasta in un ambito di civiltà.

mercoledì 26 maggio 2010

Il 4 giugno manifestazione regionale dei precari

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto sulla manifestazione regionale di venerdì prossimo.
A sostegno dei  circa 22.000 lavoratori precari della Pubblica Amministrazione che da oltre 20 anni garantiscono servizi essenziali negli Enti locali e che,  a seguito dell’impugnativa da parte del Commissario dello Stato della norma che derogava in Sicilia al patto di stabilità relativamente alle risorse destinate ai processi di stabilizzazione degli stessi, vedono a rischio il già precario posto di lavoro.
Per quanto sopra chiediamo con fermezza al Governo Regionale azioni che pongano il Governo Nazionale a riconoscere in Sicilia una particolare peculiarità sulla materia.
Pertanto, in questo particolare momento di difficoltà, siamo tutti chiamati ad unirci accantonando inutili divisioni senza pretendere, pur mantenendo la propria identità, la primogenitura della soluzione. 
Fermo restando che i lavoratori precari, con estrema lucidità, sapranno riconoscere chi da sempre ha lavorato per la soluzione del problema.
Le sottoscritte OO.SS. invitano tutti gli Amministratori Locali della Sicilia a manifestare a supporto dei lavoratori.
VENERDI’ 4 GIUGNO 2010 ore 10:00
Piazza Indipendenza – Presidenza della Regione
PALERMO
MANIFESTAZIONE REGIONALE

Le Segreterie regionali
C.S.A. - Scornavacche Giuseppe, Failla Francesco Paolo, Cappuccino Salvatore, La Piana Mimmo 
UIL-C.P.O. Enna - Pacino Marinella, Suraniti Giovanni 
SLAI-Cobas - Cali’ Orazio, Scuderi Salvatore, Zinna Mimma                                 

Su StartNews parlano di noi...

Oggi mentre eravamo riuniti in Assemblea, ci sono venute a trovare le telecamere di startnews TV.
Nè è venuto fuori un servizio giornalistico che è possibile visionare collegandosi al sito di STARTNEWS o direttamente a questo link

Comunicato Stampa dei precari del Comune di Piazza Armerina

PRECARI ENTI LOCALI DI PIAZZA ARMERINA: 
“A RISCHIO IL POSTO DI LAVORO”
L’impugnativa da parte del Commissario dello Stato della norma sulla deroga al patto di stabilità, inserita nella finanziaria regionale e il conseguente esito negativo dell’incontro tra l’Assessore Regionale al Lavoro e i Ministri del Lavoro e dell’Economia, mette a rischio il rinnovo dei contratti del personale precario e vanifica la fantomatica “stabilizzazione” del precariato storico della Regione Siciliana attesa da oltre un ventennio.
Al Comune di Piazza Armerina sono impegnate 103 unità lavorative, utilizzate in servizi essenziali, il cui mancato rinnovo contrattuale porterebbe alla paralisi della macchina amministrativa comunale. Tale evenienza causerebbe notevoli disservizi la cui ricaduta si ripercuoterebbe su tutta la cittadinanza.
Al fine di porre all’attenzione dell’opinione pubblica le problematiche della categoria, è stata simbolicamente occupata l’Aula Consiliare ed indetta un’assemblea alla quale hanno preso parte alcuni componenti dell’Amministrazione Comunale.
Solidarietà ai manifestanti è stata espressa dalla Giunta municipale che intende farsi portavoce, attraverso la deputazione regionale, nazionale, le associazioni dei Comuni e quelle delle Province siciliane, delle istanze dei lavoratori assicurando la propria partecipazione alla manifestazione regionale che si terrà il 4 giugno 2010 a Palermo.
In attesa di soluzioni positive della vertenza in corso, i 103 lavoratori Contrattisti ed ASU, proclamano lo STATO DI AGITAZIONE e si riservano di intraprendere tutte quelle azioni utili alla salvaguardia del proprio posto di lavoro.

I Contrattisti ed ASU del Comune di Piazza Armerina

martedì 25 maggio 2010

Lo ha detto...

Dicono di noi...

Ad oggi sono state simbolicamente occupate le aule consiliari di Delia, Mazzarino, Monreale, Barcellona P.G.
Domani mercoledì 26 maggio il sindacato autonomo MGL (Movimento Giovani Lavoratori) terrà una prima manifestazione a Palermo. Il corteo partirà alle 9,30 da Piazza Marina e si muoverà verso Palazzo d'Orleans.
Altre iniziative di protesta si attendono per i prossimi giorni mentre per venerdì 4 giugno è prevista un'altra manifestazione a Palermo dei confederati e di altre sigle sindacali.

lunedì 24 maggio 2010

Siamo alla frutta!

Le preoccupazioni emerse circa la difficoltà di trovare una soluzione condivisa al problema dei precari sono state confermate oggi.
Stamattina infatti si è svolta a Catania, presso la sede della presidenza della Regione, una riunione alla quale hanno partecipato i sindacati, l'Anci, l'assessore regionale al Lavoro e il presidente della quinta commissione legislativa dell'Assemblea regionale siciliana durante la quale è emersa, in tutta la sua drammaticità, la situazione dei 22.000 precari degli Enti locali siciliani.
Sono migliaia i contratti in scadenza che la regione non potrà rinnovare se non verrà concessa una deroga statale al patto di stabilità.
Siamo perciò alla frutta, al punto tale che anche l'assessore Leanza ha minacciato di essere personalmente "disponibile a rimettere il suo mandato", cioè l'assessore che più di tutti in passato ha cavalcato l'onda del precariato, ha deciso oggi di mostrare bandiera bianca e di scaricare la patata bollente alla improbabile decisione del Governo statale.
Dietro questa decisione molta influenza hanno gli equilibri regionali tra una parte del Partito di Berlusconi e l'MPA. Probabilmente anche questa volta, sulla nostra testa, si combatterà una guerra tutta interna al centrodestra dalla quale, se vogliamo ricavare qualcosa di positivo, dovremmo immediatamente agire con lucidità e determinazione.
Intanto si moltiplicano in tutta la regione le iniziative di protesta. A Delia e Mazzarino è stata occupata l'aula consiliare, ma un po' dappertutto si è manifestata l'esplicita intenzione di essere pronti anche ad azioni di protesta eclatanti.
La situazione locale ha visto i precari del Comune di Piazza Armerina riunirsi stamattina in Assemblea. Contemporaneamente il Sindaco Nigrelli, con alcuni colleghi, si recavano a Catania per rendersi conto di persona della situazione.
Il dibattito emerso è stato assai intenso ed ha definito le modalità di proseguimento dello stato di agitazione, che saranno definite dalle sigle sindacali nelle prossime ore.
La tensione è alta ed è in cantiere una manifestazione che dovrebbe tenersi a Palermo il 4 giugno. 
Su quello che sta accadendo date un'occhiata alle ultime notizie:
Cgil e Fp, su vicenda precari Governo nazionale riconosca specificita' Isola
Precari occupano aula consiliare a Mazzarino
Ferro (Uil), no a 'scaricabarile' su stabilizzazione precari
Cisl, Regione strappi a Roma deroga a patto stabilita' per precari
Fp Cgil, il 4 giugno in piazza per stabilizzazione precari

venerdì 21 maggio 2010

Se tutto va bene siamo rovinati

Chi pensa che la situazione prima o poi si possa risolvere, farebbe bene a schiodarsi "il culo" dalla sedia e iniziare a preoccuparsi seriamente.
Le notizie che giungono dai palazzi della politica non sono per niente confortanti.
Ci eravamo lasciati qualche settimana fa, dopo la manifestazione di Palermo, con la prospettiva di una legiferazione che tendesse all’accorpamento delle misure a sostegno della trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato di tutti i precari storici della Sicilia in un unico D.L..
Oggi ci troviamo con un disegno di legge monco e una prospettiva che di roseo non ha nulla, mentre all'orizzonte è il nero assoluto che prevale.
Cosa è accaduto nel frattempo? 
Subito dopo l'approvazione della finanziaria il Commissario dello Stato, così come era prevedibile, ha impuganto la deroga al patto di stabilità per l'assunzione dei precari degli Enti locali. 
A questo punto, dopo notevoli solleciti da parte dei lavoratori e di alcune sigle sindacali (che per la verità navigano troppo spesso a vista e si perdono in azioni disunitarie), i rappresentanti del Governo regionale ed in particolare l'Assessore Leanza incontra a Roma il Ministro del Lavoro Sacconi e gli sottopone una serie di interventi che possano sanare la posizione dei lavoratori.
Il nodo del problema diventa la richiesta di deroga al patto di stabilità. Sacconi risponde picche. 
Il risultato è che l'incontro tra Governo regionale e Governo nazionale non produce gli effetti sperati. Si gioca a rimpiattino. Palermo spera in una iniziativa di Roma, mentre Roma ribadisce che il problema è tutto siciliano. 
Ed in mezzo a questo balletto, a farne le spese, ci siamo noi.
La strategia è riassumibile in una parola sola. Scaricabarile.
Il Governo Regionale ad oggi non ha manifestato pubblicamente quale sia il suo intendimento politico in merito alla stabilizzazione dei precari e il suo obiettivo sembra sia quello di spostare l’attenzione sul Governo nazionale.
Le conseguenze della mancata deroga al patto di stabilità non solo potrebbero mettere in discussione la tanto sperata stabilizzazione, ma in alcuni casi potrebbero creare problemi anche alla proroga dei contratti.
Per questo è necessario avviare, come nel 2005, una azione di lotta, che dovrà coinvolgere gli Enti dove prestiamo servizio, tutti i lavoratori e le forze sindacali che hanno come obiettivo la definitiva fuoriuscita dal precariato.
Per questo bisogna agire SUBITO, e perdonateci il ripetuto francesismo, alzarsi "il culo" dalla sedia e allertarsi prima che sia troppo tardi.
Per iniziare è stata autoconvocata, per oggi, una Assemblea sindacale dei dipendenti del Comune di Piazza Armerina. 
Occorre essere presenti TUTTI per informarsi e per decidere INSIEME cosa fare.

martedì 11 maggio 2010

Aumentano costantemente i visitatori del blog

Ringraziamo tutti coloro, assai numerosi, che hanno imparato a frequentare il nostro blog. Da quando questo spazio è aperto, riceviamo numerose visite e notevoli sono anche i commenti ai post. 
Ci dispiace però ribadire che alcune considerazioni "anonime" non possono essere pubblicate.
Le opinioni, si sa, hanno valore e assumono forza solo se sono identificabili con una faccia ed una firma.
Chiediamo perciò a tutti coloro che volessero intervenire, per esprimere i loro suggerimenti o le loro convinzioni, di farlo in forma plateale.